sabato 29 gennaio 2011
sabato 22 gennaio 2011
venerdì 21 gennaio 2011
sabato 15 gennaio 2011
Zucchero e fortuna,confetti...
I confetti rappresentano la vita e la speranza e servono a suggellare la felicità delle occasioni migliori.
Esistono in varie tonalità di colore ed ognuno serve a festeggiare un particolare avvenimento. Per le nozze, tradizione vuole, che siano bianchi e inseriti a gruppi di cinque all’interno dei sacchetti per le bomboniere
Non sono rari i casi in cui, prima di aprire i festeggiamenti, gli sposi passeggiano tra i propri invitati con un cesto pieno di confetti fendendone dono come augurio di buona fortuna.
Il termine confetto deriva da “confectum”, participio passato di conficere, ossia confezionato. Nel Medioevo, con questo termine ci si riferiva alle confetture e alla frutta secca ricoperta di miele. Il confetto come lo conosciamo oggi nasce a fini terapeutici in arabia, per mano di Al Razi.
Intorno all’anno 1000 i confetti si diffondono in tutta la penisola araba e in India, per arrivare in Europa verso il XIV secolo.
I francesi hanno il merito di aver elevato il confetto a prelibatezza assoluta, profumandoli alla rosa, al muschio e alla violetta. Il sostegno maggiore al successo di questo piccolissimo dolce è arrivato, però, dagli scrittori e dai poeti che, una volta assaporatone il gusto, ne hanno citato la bontà all’interno delle proprie opere.
In commercio esistono numerose varietà di confetti. Quelli classici sono composti da un’anima di mandorla pelata e sottilissima, ma ve ne sono anche al cioccolato o fruttati. Molto, nella scelta, dipende dal proprio gusto personale.
Il prezzo dei confetti varia al variare della lavorazione e della varietà delle mandorle, poiché alcune sono più pregiate delle altre. Anche le forme sono diverse, a seconda che si desideri essere tradizionali o no, e si va dai classici confetti ovali e schiacciati alle fedi confettate.
Per augurare alla coppia tanta felicità, fedeltà e fertilità, gli invitati dovranno unire al riso (da gettare sulla coppia alla loro uscita dalla Chiesa) anche qualche confetto e monetina.
I colori dei confetti nella tradizione variano al variare degli anniversari:
Primo anno, nozze di cotone, confetto Rosa
Cinque anni, nozze di seta, confetto Fuxia
Dieci anni, nozze di stagno, confetto Giallo
Quindici anni, nozze di porcellana, confetto Beige
Vent’anni, nozze di cristallo, confetto Luce
Venticinque anni, nozze d’argento, confetto Argento
Trent’anni, nozze di perle, confetto Mare
Trentacinque anni, nozze di zaffiro, confetto Blu
Quarant’anni, nozze di smeraldo, confetto Verde
Quarantacinque anni, nozze di rubino, confetto Rosso
Cinquant’anni, nozze d’oro, confetto Oro
Bianco perchè,latradizione si trasforma in moda.
L’abito da sposa appartiene ad una tradizione che si tramanda da secoli nelle società occidentali, soprattutto quello di colore bianco. Il giorno del matrimonio la fanciulla deve distinguersi per eleganza e bellezza, deve apparire come una principessa.
Il tessuto da sempre utilizzato per il confezionamento dell’abito nuziale è di colore bianco e ogni donna lo sogna in questa variante cromatica fin da bambina. Il bianco è simbolo di purezza e di pulizia, per questo nel corso dei secoli è stato associato alla verginità della giovane che convolava a nozze. Il raso, il taffettà, i merletti e i pizzi dovevano essere rigorosamente bianchi per sottolineare l’onestà della promessa sposa, al contrario un colore più opaco era usato per sottolineare lo stato di gravidanza di colei che non aveva rispettato le regole sociali e religiose.
Con il passare del tempo la tradizione si è trasformata in moda e le vecchie credenze hanno lasciato spazio ad un bianco rivisitato in forme e declinazioni. Nella società occidentale questo colore scandisce due momenti importati della vita religiosa: il battesimo, attraverso il quale si entra a far parte della comunità cristiana, e il matrimonio, attraverso cui si sancisce l’unione di due innamorati sotto il volere di Dio.
Vediamo il bianco come simbolo di rinascita e come mezzo per l’ingresso in una vita spirituale, al contrario, per molte altre culture, il bianco è il colore delle cerimonie funebri. Nella cultura orientale con questo colore si dice addio alla vita terrena e si accompagna il defunto verso un nuovo stato dell’anima.
Durante il rito confuciano chi muore e chi piange i suoi morti deve indossare abiti di colore bianco perché ying e yang convivono e si intrecciano, lì dove c’è la vita c’è anche la morte. Proprio in virtù di questo stretto legame tra l’inizio e la fine dell’esistenza umana, la morte veste i panni della vita.
I greci e i romani indossavano abiti bianchi durante tutte le celebrazioni a base gioiosa e i genitori della nubenda fermavano la sua tunica con un nodo d’Ercole che solo lo sposo poteva sciogliere.
Il bianco è indice di poesia, è come una pagina bianca in attesa di essere scritta. Al pari della pagina, la sposa si offre al suo amato che scriverà per lei una indimenticabile storia d’amore.
Oggi si dà meno importanza al colore dell’abito da sposa, infatti in commercio ve ne sono alcuni che rompono radicalmente con la tradizione e mettono un punto fermo tra il passato e il presente. Non sono rari i casi in cui le giovani promesse spose decidono di indossare abiti neri, o rossi come li vuole la moda del 2009. Le tradizioni sono state superate dalle nuove tendenze e dalle nuove esigenze delle generazioni moderne, che sempre meno credono alle storie del passato e non si lasciano facilmente coinvolgere dalla cultura di chi li ha preceduti.
Il tessuto da sempre utilizzato per il confezionamento dell’abito nuziale è di colore bianco e ogni donna lo sogna in questa variante cromatica fin da bambina. Il bianco è simbolo di purezza e di pulizia, per questo nel corso dei secoli è stato associato alla verginità della giovane che convolava a nozze. Il raso, il taffettà, i merletti e i pizzi dovevano essere rigorosamente bianchi per sottolineare l’onestà della promessa sposa, al contrario un colore più opaco era usato per sottolineare lo stato di gravidanza di colei che non aveva rispettato le regole sociali e religiose.
Con il passare del tempo la tradizione si è trasformata in moda e le vecchie credenze hanno lasciato spazio ad un bianco rivisitato in forme e declinazioni. Nella società occidentale questo colore scandisce due momenti importati della vita religiosa: il battesimo, attraverso il quale si entra a far parte della comunità cristiana, e il matrimonio, attraverso cui si sancisce l’unione di due innamorati sotto il volere di Dio.
Vediamo il bianco come simbolo di rinascita e come mezzo per l’ingresso in una vita spirituale, al contrario, per molte altre culture, il bianco è il colore delle cerimonie funebri. Nella cultura orientale con questo colore si dice addio alla vita terrena e si accompagna il defunto verso un nuovo stato dell’anima.
Durante il rito confuciano chi muore e chi piange i suoi morti deve indossare abiti di colore bianco perché ying e yang convivono e si intrecciano, lì dove c’è la vita c’è anche la morte. Proprio in virtù di questo stretto legame tra l’inizio e la fine dell’esistenza umana, la morte veste i panni della vita.
I greci e i romani indossavano abiti bianchi durante tutte le celebrazioni a base gioiosa e i genitori della nubenda fermavano la sua tunica con un nodo d’Ercole che solo lo sposo poteva sciogliere.
Il bianco è indice di poesia, è come una pagina bianca in attesa di essere scritta. Al pari della pagina, la sposa si offre al suo amato che scriverà per lei una indimenticabile storia d’amore.
Oggi si dà meno importanza al colore dell’abito da sposa, infatti in commercio ve ne sono alcuni che rompono radicalmente con la tradizione e mettono un punto fermo tra il passato e il presente. Non sono rari i casi in cui le giovani promesse spose decidono di indossare abiti neri, o rossi come li vuole la moda del 2009. Le tradizioni sono state superate dalle nuove tendenze e dalle nuove esigenze delle generazioni moderne, che sempre meno credono alle storie del passato e non si lasciano facilmente coinvolgere dalla cultura di chi li ha preceduti.
Bellezza uomo,controllare ogni dettaglio senza esagerare.
La bellezza non è una prerogativa femminile. Oggi anche l’uomo deve prestare attenzione al suo aspetto fisico, soprattutto il giorno del proprio matrimonio. In questa occasione, infatti, si è al centro dell’attenzione di tutti i presenti e ogni inestetismo rende l’immagine meno gradevole.
I primi segni di invecchiamento nell’uomo si manifestato intorno agli occhi e alla bocca e sono, spesso, il frutto della mimica facciale. Per eliminare queste imperfezioni è importante agire in tempo utile, almeno un mese prima delle nozze. Meglio se si acquisisce l’abitudine di usare sempre creme idratanti o prodotti ad azione profonda, poiché la bellezza è un qualcosa che si raggiunge con la cura quotidiana.
Gli uomini che non hanno l’abitudine di usare prodotti di bellezza per il proprio viso presentano una pelle ispessita. In questo caso è molto utile utilizzare, sia la mattina che la sera, un detergente per il viso con azione esfoliante. Per una azione più profonda si può optare per lo scrub, 1 o 2 volte a settimana, che elimina le cellule morte e rende la pelle più luminosa.
La barba è un elemento molto importante del viso maschile. Molti non si rasano totalmente, ma preferiscono avere il pizzetto o i baffi. Le ultime mode vietano tassativamente i baffi o la “mosca” sotto il labbro inferiore, mente sono molto up to date i pizzetti composti da linee sottili continue o interrotte all’altezza della bocca. Mai scegliere il proprio look a pochi giorni di distanza dalla data della cerimonia, meglio dedicarvi almeno un mese per comprendere quale sia la soluzione più adatta al proprio viso.
I capelli sono un particolare da non trascurare. Sia che siano lunghi, sia che siano corti vanno curati con attenzione e con i giusti prodotti. I capelli sono sottoposti ad ogni tipo di stress derivante dall’esposizione all’inquinamento atmosferico, uso di gel e olio. Per mantenerli sani e luminosi è bene trattarli con i giusti prodotti, tenendo ben presente la natura del proprio cuoio capelluto.
Anche in questo caso, come per il resto del corpo, le cure non dovranno essere rimandate all’ultimo momento, ma vanno iniziate almeno un mese prima delle nozze. Per avere risultati duraturi e soddisfacenti sarebbe meglio prendere delle buone abitudini, quali la regolatura mensile del taglio o la detersione giornaliera. Non meno importante il modo di asciugare i capelli: il calore del phon non deve essere molto forte, per evitare di bruciare il capello o stressarlo senza motivo.
Ricorrere agli estetisti per una seduta di manicure e qualche lampada non deve spaventare. In una società sempre più orientata verso la ricerca del bello e della perfezione, anche l’uomo ricorre agli specialisti per tenere sotto controllo ogni piccolo dettaglio. Si consiglia di non esagerare, perché le figure troppo costruite sminuiscono il senso della bellezza maschile.
Quello che deve trasparire è solo cura del proprio corpo e non ricerca della perfezione a tutti i costi. Palestra e qualche piccola rinuncia a tavola aiuteranno a mantenere una forma fisica tonica e agile, ma l’allenamento deve essere costante.
I primi segni di invecchiamento nell’uomo si manifestato intorno agli occhi e alla bocca e sono, spesso, il frutto della mimica facciale. Per eliminare queste imperfezioni è importante agire in tempo utile, almeno un mese prima delle nozze. Meglio se si acquisisce l’abitudine di usare sempre creme idratanti o prodotti ad azione profonda, poiché la bellezza è un qualcosa che si raggiunge con la cura quotidiana.
Gli uomini che non hanno l’abitudine di usare prodotti di bellezza per il proprio viso presentano una pelle ispessita. In questo caso è molto utile utilizzare, sia la mattina che la sera, un detergente per il viso con azione esfoliante. Per una azione più profonda si può optare per lo scrub, 1 o 2 volte a settimana, che elimina le cellule morte e rende la pelle più luminosa.
La barba è un elemento molto importante del viso maschile. Molti non si rasano totalmente, ma preferiscono avere il pizzetto o i baffi. Le ultime mode vietano tassativamente i baffi o la “mosca” sotto il labbro inferiore, mente sono molto up to date i pizzetti composti da linee sottili continue o interrotte all’altezza della bocca. Mai scegliere il proprio look a pochi giorni di distanza dalla data della cerimonia, meglio dedicarvi almeno un mese per comprendere quale sia la soluzione più adatta al proprio viso.
I capelli sono un particolare da non trascurare. Sia che siano lunghi, sia che siano corti vanno curati con attenzione e con i giusti prodotti. I capelli sono sottoposti ad ogni tipo di stress derivante dall’esposizione all’inquinamento atmosferico, uso di gel e olio. Per mantenerli sani e luminosi è bene trattarli con i giusti prodotti, tenendo ben presente la natura del proprio cuoio capelluto.
Anche in questo caso, come per il resto del corpo, le cure non dovranno essere rimandate all’ultimo momento, ma vanno iniziate almeno un mese prima delle nozze. Per avere risultati duraturi e soddisfacenti sarebbe meglio prendere delle buone abitudini, quali la regolatura mensile del taglio o la detersione giornaliera. Non meno importante il modo di asciugare i capelli: il calore del phon non deve essere molto forte, per evitare di bruciare il capello o stressarlo senza motivo.
Ricorrere agli estetisti per una seduta di manicure e qualche lampada non deve spaventare. In una società sempre più orientata verso la ricerca del bello e della perfezione, anche l’uomo ricorre agli specialisti per tenere sotto controllo ogni piccolo dettaglio. Si consiglia di non esagerare, perché le figure troppo costruite sminuiscono il senso della bellezza maschile.
Quello che deve trasparire è solo cura del proprio corpo e non ricerca della perfezione a tutti i costi. Palestra e qualche piccola rinuncia a tavola aiuteranno a mantenere una forma fisica tonica e agile, ma l’allenamento deve essere costante.
martedì 11 gennaio 2011
venerdì 7 gennaio 2011
Scegliere la musica per gli sposi e per le nozze...
Se vogliamo sorpassare la solita marcia nuziale all'entrata in chiesa, se è nostro interesse creare la giusta atmosfera al momento dell'offertorio, se ricerchiamo una musica che faccia da degna cornice nel momento del fatidico si, allora siete nel posto giusto: scegliere la musica per il vostro matrimonio co noi è molto piu' semplice, vi offriamo l'opportunità di ascoltare in anteprima i vari brani musicali che si adattano alla musica per cerimonia in chiesa.
Canone di Johann Pachelbel;
Marcia di Felix Mendelssohn;
Adagio Sol Minore di Tomaso Albinoni ;
Inno alla Gioia di Ludwig Van Beethoven;
Romanza di Ludwig Van Beethoven;
Opus 50 Romanza n°2 per violino ed orchestra Ludwig Van Beethoven.
Canone di Johann Pachelbel;
Marcia di Felix Mendelssohn;
Adagio Sol Minore di Tomaso Albinoni ;
Inno alla Gioia di Ludwig Van Beethoven;
Romanza di Ludwig Van Beethoven;
Opus 50 Romanza n°2 per violino ed orchestra Ludwig Van Beethoven.
Disposizione degli sposi e degli invitati in chiesa...
L'ingresso e la disposizione degli sposi e dei parenti deve prevedere uno schema ben preciso, dettato dalla tradizione. Lo sposo entra in chiesa qualche minuto prima dell'inizio della cerimonia, accompagnato dalla madre alla quale porge il braccio destro, dopodichè attenderà l'arrivo della sposa sull'altare. Al mommento dell'ingresso dello sposo, tutti i partecipanti alla cerimonia dovranno già essere disposti all'interno della chiesa.
La sposa arriverà in chiesa con un leggero ritardo ( circa 5 minuti sull'orario prefissato ) in modo che tutti devono essere già predisposti all'interno della Chiesa al momento del suo arrivo.
Il padre, giunto nella stessa macchina insieme alla sposa, porgendole il braccio sinistro, la accompagna all'ingresso della chiesa e si dirige verso l'altare. Gli eventuali paggetti e le damigelle, che avranno atteso sul sagrato l'arrivo della sposa, vi si uniranno formando un piccolo corteo ( i paggetti anticipano e le damigelle seguono la sposa). Giunti all'altare, il padre affida la figlia al futuro genero, stringendogli la mano, dopodichè si andrà a sedere nel primo banco sulla sinistra dell'altare.
All'interno della chiesa, parenti ed amici potranno assumere la seguente posizione:
i testimoni devono essere disposti vicino agli sposi, solitamente vengono preparati i banchi o le poltroncine direttamente da chi addobba la chiesa; a sinistra della navata della chiesa, nelle prime file, andranno i parenti dello sposo ed ovviamente a destra quelli della sposa, poi così predisposti prenderanno posto parenti ed amici e conoscenti degli sposi
La sposa arriverà in chiesa con un leggero ritardo ( circa 5 minuti sull'orario prefissato ) in modo che tutti devono essere già predisposti all'interno della Chiesa al momento del suo arrivo.
Il padre, giunto nella stessa macchina insieme alla sposa, porgendole il braccio sinistro, la accompagna all'ingresso della chiesa e si dirige verso l'altare. Gli eventuali paggetti e le damigelle, che avranno atteso sul sagrato l'arrivo della sposa, vi si uniranno formando un piccolo corteo ( i paggetti anticipano e le damigelle seguono la sposa). Giunti all'altare, il padre affida la figlia al futuro genero, stringendogli la mano, dopodichè si andrà a sedere nel primo banco sulla sinistra dell'altare.
All'interno della chiesa, parenti ed amici potranno assumere la seguente posizione:
i testimoni devono essere disposti vicino agli sposi, solitamente vengono preparati i banchi o le poltroncine direttamente da chi addobba la chiesa; a sinistra della navata della chiesa, nelle prime file, andranno i parenti dello sposo ed ovviamente a destra quelli della sposa, poi così predisposti prenderanno posto parenti ed amici e conoscenti degli sposi
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